
La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo.
Per stitichezza si intende l’incapacità di svuotare regolarmente o in modo corretto e completo l’intestino. Si tratta comunque di sensazioni soggettive che variano spesso da persona a persona. Si parla di stitichezza quando nell’ultimo anno una persona ha sofferto di almeno due dei seguenti sintomi per almeno 12 settimane non necessariamente consecutive (cioè nel 25% dei casi):
- ridotto numero di evacuazioni settimanali (<2)
- difficoltà e sforzo nell’evacuare
- presenza di feci piccole e dure
- sensazione di blocco/ostruzione anorettale
- aiuto manuale (svuotamento manuale, compressione sulla parete posteriore della vagina)
Nella popolazione adulta la stipsi colpisce soprattutto gli anziani e le donne (quasi quattro volte più degli uomini).
Classicamente si distingue la stipsi con normale tempo di transito (defecazione ostruita) e a transito rallentato (stipsi vera) molto più rara della precedente.
La terapia della stitichezza prevede innanzitutto una corretta diagnosi e inquadramento clinico .Fondamentali sono la colonscopia, la defecografia e lo studio dei tempi di transito.
Tra i vari lassativi è sempre preferibile usare lassativi non irritanti per l’intestino come ad esempio quelli formanti massa (Semi di lino, Psyllium) e quelli osmostici contenenti macrogol.
Il trattamento chirurgico per la stipsi grave e ostinata è riservato a pochi e selezionati pazienti e comprende la neuromodulazione sacrale e le resezioni coliche fino alla colectomia totale.